200 immagini per ripercorrere le tavole del libro d’artista, Red Cars, realizzato dal regista David Cronenberg nel 2005 per Volumina.
In queste tavole troviamo rare fotografie tratte dall’archivio Ferrari, spaccati di motori, immagini d’epoca, progetti e modelli di auto Formula 1, ritratti, versioni e realizzazioni della icona di fama planetaria, il Cavallino Rampante, simboli e altre suggestioni che ci riportano al Gran Premio di Monza del 1961, quando il pilota della Ferrari Phil Hill contende al suo compagno di scuderia Wolfgang von Trips il titolo di campione del mondo di Formula 1.
La mostra, promossa dal Comune di Lissone, trasporta i visitatori all’interno di vicende realmente accadute ricreate dalla magia di Cronenberg.
I due piloti sono molto differenti. Hill è un individualista, uno “Yankee” che approccia ogni gara con nevrotica passione; von Trips invece è un aristocratico che corre in Formula 1 con grazia e leggerezza. Entrambi hanno la stessa ossessione: vogliono lasciare ai posteri un ricordo della loro grandezza.
Un episodio tragico e definitivo causerà la decisione di Enzo Ferrari di far smantellare a fine stagione la Ferrari 156 F1 (soprannominata “shark-nose” per l’aggressivo muso a forma di squalo). Nella sequenza dedicata a Maranello le immagini mostrano lo smantellamento, pezzo per pezzo, delle Sharknose. Le auto e la loro avventura escono dalla storia per diventare mito.
Le immagini in mostra, corredate dai testi esplicativi e didascalie, ripercorrono inoltre le inquietudini di Phil Hill, e il suo sogno di diventare il primo americano incoronato campione del mondo nella Formula 1. Hill legge Jean-Paul Sartre per concentrarsi su qualcosa di diverso da questa sua primaria ossessione, motivata dal fatto che il suo rivale e compagno di scuderia, Wolfgang von Trips, è talentuoso pilota che gli contende l’apprezzamento di Enzo Ferrari, uomo-mito esigentissimo, il cui figlio Dino è mancato prematuramente, e che ha un figlio illegittimo, la cui esistenza getta nella disperazione la moglie di Ferrari e madre dell’erede.
David Cronenberg scrisse la sceneggiatura di Red Cars subito dopo aver girato Crash. Avrebbe voluto farne un film, ma il progetto cinematografico non fu mai realizzato. Ne nacque un volume d’artista edito da Volumina, presentato con enorme successo nei più prestigiosi contesti italiani e internazionali: alla 62a Mostra del Cinema di Venezia; al Palazzo delle Esposizioni di Roma in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma; al Lucca Film Festival e in altri paesi del mondo
Cultura, motori e territorio. Queste le tre parole chiave che hanno mosso la scelta dell’Amministrazione comunale di Lissone di ospitare presso il Museo d’Arte Contemporanea la mostra “Red Cars” di David Cronenberg.
Info
Mercoledì 4 settembre 2019 ore 17.45
ALLA PRESENZA DI DAVID CRONENBERG
Press preview della mostra RED CARS
A cura di Domenico De Gaetano
Segue opening ore 18.30
Museo d’Arte Contemporanea di Lissone
Viale Elisa Ancona 6
Dal 5 settembre al 24 novembre 2019
Orari: mercoledì e venerdì 10.00-13.00; giovedì 16.00-23.00;
sabato e domenica 10.00-12.00 e 15.00-19.00
INGRESSO LIBERO