L’arte poliedrica di Saba Masoumian torna in Villa Contemporanea.
Una seconda volta di nuovo interessante e allegorica, per l’artista iraniana, già ospite nello spazio esclusivo di Monica Villa, che dal 2012 riempie di esposizioni la sua raffinata location di Monza.
Con il testo critico di Rossella Moratto, in questo caso la mostra Namize – inaugurata venerdì 8 – è presentata come un mondo racchiuso in scatole che contengono stanze in miniatura, dove l’artista mette in scena emozioni di ogni tipo, ricordi, sogni, ma anche incubi, dolori e sessualità.
Uno spazio domestico senza vita, lasciato andare, e animato da oggetti che rievocano il passato e figure simboliche che rimandano a epoche passate.
Contenitori che in qualche caso riproducono linee e forme mutuate da eccellenti strutture storiche, come il palazzo persiano di Persepoli chiaramente richiamato in Lotus.
Una costante, la cultura persiana dell’impero, di cui Saba è lontana figlia. Quasi nulla la presenza umana, ridotta a poche figure femminili. Un ritorno gradito quello di Saba, che con Monza in particolare ha un legame davvero speciale, come dimostra la partecipazione nel 2015 alla Biennale Giovani Monza.
Info
8 novembre-21 dicembre
Da martedì a sabato dalle 15 alle 19 e su appuntamento
Villa Contemporanea
Monza, via Bergamo 20
Galleria inaugurazione