Manzoni nel Cuore: l’omaggio di Lecco al Palazzo delle Paure

Un grande tributo del comune di Lecco a Manzoni.

È il nuovo percorso allestito al Palazzo delle Paure, Manzoni nel cuore, che mette in vetrina una serie di testimonianze sul grande poeta, che restituiscono una dimensione degna almeno di quanto da lui lasciato. Non solo quadri, ma anche cimeli, lettere scritte di suo pugno e autografe, copie dei Promessi Sposi “datate”. Un mondo vario e per gran parte inedito, proveniente da collezioni private, che fa luce sul poeta ottocentesco, che a Lecco ha vissuto fino al 1818, prima di stendere il suo capolavoro per eccellenza.

L’omaggio è stato promosso dall’associazione Bovara di Lecco per il 40° anniversario della rivista Archivi di Lecco e della Provincia pubblicata dall’editore Cattaneo, con la collaborazione di Comune di Lecco, Centro Nazionale Studi Manzoniani Casa Manzoni di Milano e di Leggermente.

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Un omaggio che si somma al patrimonio delle manifestazioni e agli edifici che esaltano la figura del romanziere già esistenti, dal Festival dei Promessi Sposi al recente museo di Villa Manzoni. Nell’assortimento visibile fino al 13 aprile si possono osservare da vicino pezzi inediti che lo riguardano.

Ma anche opere pittoriche poco conosciute, come le illustrazioni dei Promessi Sposi realizzate da Gaetano Previati e da Giacomo Mantegazza. Queste ultime, scoperte molto tardi rispetto all’esecuzione, hanno conosciuto fortuna in anni recenti, venendo impiegate a corredo di una recente edizione del romanzo. E poi ci sono quadri che rappresentano il letterato e i componenti della famiglia.

È presente poi una sezione naturalistica tutta dedicata agli scorci e ai simboli paesaggistici di Lecco che fanno da sfondo al libro, opere di grandi pittori come Giuseppe Canella, Carlo Pizzi, Filippo Carcano, Giuseppe Molteni, Andrea Gastaldi, Carlo Bossoli. Con vedute di Acquate, Pescarenico, il Resegone, e luoghi che hanno acquisito fama grazie alla penna del Manzoni.

Curiosa nicchia è poi quella proposta nel settore sulle traduzioni operistiche del libro, la cui rappresentazione forse più nota è quella andata in scena il 2 ottobre del 1869 al Teatro della Società di Lecco, con la firma di Antonio Ghislanzoni ed Enrico Petrella. Un’altra forma d’arte che partecipa all’esposizione sono le sculture, che immortalano tra gli altri i personaggi dell’opera.

Da un punto di vista simbolico, la mostra ricompone se vogliamo il rapporto non semplice di Manzoni con la “sua” città, che non volle più rivedere dopo il distacco, pur rimanendone sempre legato, come attesta il riferimento nell’Addio Monti. Una città che nel tempo non ha forse sempre valorizzato al massimo uno dei suoi principali sponsorizzatori, abbattendone edifici rievocativi del tempo e dell’ambientazione del romanzo storico.

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Info

Manzoni nel cuore – Palazzo delle Paure, Lecco

8 febbraio-13 aprile, negli orari di apertura del museo

 

 

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