Arcore ricorda l’8 marzo alla Villa Borromeo d’Adda, rispolverando un’artista dall’estro “soffocato”.
Lei è Carla Maria Maggi (1913-2004), autrice di una quarantina di opere, dove spiccano ritratti e nature morte, che avrebbero potuto essere molte di più, se il marito non le avesse imposto un’altra vocazione. Quella di madre di famiglia.
Deposto il pennello in giovane età, la donna milanese, che nei suoi dipinti restituiva l’immagine dei luoghi borghesi dell’epoca in cui viveva, non si è più cimentata con il colore. Del corposo lavoro di riscoperta di è occupata la studiosa Simona Bartolena, che incaricata dalla famiglia, nel 2007 ha scritto un volume sulla sua figura, edito da Skira.
L’anno successivo al Palazzo Reale di Milano è stata inaugurata la prima mostra postuma sulla Maggi, in cui Bartolena ha offerto un contributo sostanziale, in cui è stata messa a confronto con altri ritrattisti del tempo. Successivamente le sue opere hanno calcato altri spazi espositivi prestigiosi di caratura internazionale, tra cui il National Museum of Women in the Arts di Washington.
E ora si apre un’altra mostra immersiva sull’artista sfortunata, nuovamente curata dall’artefice della sua riscoperta, Simona Bartolena, patrocinata da Regione Lombardia e Italy Committee – National Museum of Women in the Arts. L’evento è inserito nel calendario di MuseoCity 2020. Un’occasione d’oro per riflettere sulla condizione della donna artista in tempi recenti.
Info
Carla Maria Maggi. L’artista ritrovata
8 marzo-3 maggio, Villa Borromeo d’Adda – Arcore
Inaugurazione domenica 8 marzo, ore 18.00
Orari d’apertura: giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 14 alle 18:30. Biglietti: intero 5 euro, ridotto 3 euro. Visite guidate ogni prima domenica del mese dalle 15:00 alle 18:00.
Per informazioni per visite guidate per gruppi in altre date (anche fuori orario di apertura): info@associazioneheart.it.