Sant’Andrea in Catello, il tesoro di Villa d’Adda

Un gioiellino tardo-gotico sul versante bergamasco dell’Adda.

Si presenta come uno scrigno di dimensioni contenute, la chiesetta di Sant’Andrea in Catello di Villa d’Adda.

Costruita nel luogo di una precedente chiesa romanica, è divenuta ancora più nota grazie al suo attuale proprietario, Gianpietro Biffi, che ha avviato lavori restauro che hanno permesso di portare alla luce ben 46 tombe di inumazione, le più antiche delle quali risalenti all’VIII e IX secolo d.c.

Oltre alle 21 tombe di notabili del paese e parroci vissuti tra la fine del XV e XX secolo – delle quali in parte già si conosceva l’esistenza – nel corso dei lavori di scavo sono emersi, all’altezza dell’ingresso principale dell’edificio (sud-ovest), i resti di 25 tombe dell’VIII e IX secolo d.c. (come accertato gli esami effettuati sui numerosi reperti ossei rinvenuti) che confermano in sito la presenza di un luogo di sepoltura preesistente alla chiesa quattrocentesca.

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