Riapertura con cambio logistico, imposto dal Covid, per la mostra di Antonio Ligabue a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, che punta dritto fino a novembre.
Promossa dalla Fondazione Museo che dal 2015 porta e sostiene il nome dell’artista, con sede nello storico palazzo reggiano, la retrospettiva Incompreso. La vita di Antonio Ligabue attraverso le sue opere, aveva accompagnato a febbraio l’uscita del film Volevo nascondermi, con Elio Germano (la cui degna interpretazione è stata riconosciuta con l’Orso d’Argento alla Berlinale e con il Nastro dell’Anno 2020).
Complici le disposizioni per la sicurezza, la rassegna verrà spostata quindi dalla Sala Giove al Salone dei Giganti, che consente un maggiore spazio di visita e pertanto anche un miglior distanziamento. Rimane intatto, invece, il contenuto dell’esposizione, 22 quadri a olio di Ligabue, diverse statue bronzee e un calco di terracotta, il tutto esposto in ordine cronologico e suddiviso per periodi, in modo da risaltare l’evoluzione tecnica, di stile e dei temi.

In mostra anche tele immortalate nel film, quali Il serpentario e Aquila con volpe che ritraggono animali in movimento, l’Autoritratto con spaventapasseri, ma anche documenti che aiutano a capire meglio la storia travagliata dell’artista. La ciliegina sulla torta sono alcune foto inedite degli anni “50 che lo riprendono accanto alla sua inseparabile Moto Guzzi, una chicca imperdibile per chi è mosso dalla doppia passione “arte+due ruote”.