Un ponte tra l’Italia e gli Stati Uniti. È questo l’obiettivo di Antonio Rovaldi con il progetto End. Words from Margins, New York City, presentato lo scorso novembre presso l’Università di Harvard, ed ora esposto all’Accademia Carrara di Bergamo.
La mostra Il suono del becco del picchio è un elogio del cammino, dell’attraversamento fisico degli spazi più marginali, e si fonda sull’idea che dalla conoscenza di questi luoghi, i cinque distretti di New York, possa derivare la rinascita della società. Nella ricerca di Rovaldi emerge una New York per certi versi inedita, indagata nelle sue aree più sconosciute.
Spuntano temi come il verde nelle periferie in relazione all’espansione urbanistica, i detriti urbani, il legame tra fotografia e produzione letteraria, e ancora la fotografia come romanzo visivo che si costruisce intorno alla città.
La mostra propone cinquanta fotografie in bianco e nero in stampa analogica che occupano le pareti dello spazio espositivo, alcune mappe geografiche realizzate dall’architetto paesaggista Francesca Benedetto che mostrano le trasformazioni urbanistiche, geografiche e meteorologiche della città, accanto a un’installazione sonora e a due sculture in bronzo realizzate appositamente per la mostra.
Info
Il suono del becco del picchio
Accademia Carrara – Bergamo
13 febbraio-17 maggio, orari di apertura dell’Accademia