Shimamoto alla Cardi Gallery: esplosione di colori dal Giappone

Il movimento esplosivo di Shozo Shimamoto (1928-2013) è approdato alla Cardi Gallery di Milano, per una mostra che indaga un artista orientale, ispirato chiaramente dall’occidente.

L’esposizione è frutto di una selezione delle opere più tarde dell’autore, co-fondatore negli anni “50, con Jiro Yoshihara, del movimento Gutai (che significa ‘concretezza’). Un artista fuori dagli schemi, anticonvenzionale, che stilisticamente si rifa chiaramente all’action painting e l’espressionismo di Pollock.

Le sue tele sono dinamiche, vere e proprie ispirazioni ambientali, trionfi di colore, con pezzi di vetro e fogli di carta ad affiorare dalla superficie del quadro. Uno dei suoi “sponsor” per la produzione più tarda e anche per questa mostra, è Rosanna Chiessi.

Simbolo e protagonista femminile del mondo dell’arte italiana e internazionale attraverso il suo impegno nella conoscenza e diffusione di alcune delle avanguardie più influenti del secondo Novecento (Fluxus, Arte Concettuale italiana, Azionismo Viennese e altro).

Chiessi ha fondato l’Archivio Pari&Dispari e si è interessata, nell’ultimo decennio della sua vita, proprio al movimento Gutai e in particolare all’opera di Shimamoto, con il quale ha instaurato un profondo rapporto di amicizia e collaborazione.
Tra le opere esposte in galleria figurano anche alcuni dei più interessanti esiti delle performance svolte nel 2008 alla Certosa di Capri e a Punta Campanella.

Le sue mostre sono state incluse in una serie d’importanti mostre, tra cui quelle al Solomon Guggenheim Museum di New York, al MOCA di Los Angeles, al Jeu de Paume di Parigi.