Una vetrina esemplare della filiera produttiva del baco da seta, dalla materia prima al prodotto finale, a due passi dal lago di Garlate.
È il Museo della Seta Abegg di Garlate, il primo al mondo in questo settore, creato con lo scopo di tramandare agli addetti dell’ambito e agli studiosi, gli strumenti creati nei secoli nell’industria serica. Un’attività che nel tempo non ha diminuito la sua diffusione in occidente, mantenendo la propria importanza.
Inaugurato nel 1953 dagli industriali svizzeri Abegg, negli spazi della loro ex filanda nata alla fine del ‘700, è stato donato al Comune nel 1976, e oggi conserva un ricco assortimento di macchinari, visibili in funzione, per apprezzarne meglio il funzionamento.
Dispositivi che consentono di realizzare le principali fasi di produzione: allevamento del baco, trattura dei bozzoli, torcitura della seta. Tra loro anche una vera “perla”, un torcitoio circolare, tra le macchine di più antica concezione, costruito nel 1840.
Lo stesso Leonardo da Vinci fu talmente attratto dal funzionamento di questi dispositivi quando ne venne a conoscenza, da disegnarli nei suoi appunti. Il percorso è quindi concluso da un settore dedicato al futuro, con le nuove ricerche e le applicazioni della seta in campo biomedico, della cosmesi, e nella produzione di nuovi filati. E all’esterno della struttura, per una visita completa ed esaustiva del ciclo produttivo serico, si può osservare da vicino un gelseto storico.
Il museo conta laboratori interattivi dedicati e diversi percorsi didattici tenuti da esperti formatori.
Informazioni su www.museosetagarlate.it.