Punti di passaggio obbligati sul Garda.
Il Castello scaligero di Sirmione è senza dubbio una delle rocche meglio conservate del bacino, e un tour esplorativo lo merita. Edificato nella seconda metà del Trecento come avamposto difensivo, deve il suo nome alla famiglia veronese che governò la città nel Basso Medioevo.
Dal XVI secolo la sua funzione mutò, divenendo il castello un deposito di vettovaglie e armi, oltre che riparo per le truppe. Nei secoli a venire cambiò più volte la funzione, con la configurazione attuale che è stata definita nel corso dei restauri eseguiti dopo il 1919.
Quanto al bacino d’acqua interno, la caratteristica darsena del baluardo che si erge sulla sponda bresciana del Garda, venne interrato nel corso dei secoli con l’accumulo naturale dei detriti, per divenire calpestabile nell’Ottocento. E nel 1919 è tornato ad essere riempito dall’acqua dal lago, quindi, aperto al pubblico nel 2018.
Il castello è di proprietà del MIBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e la sua gestione è in capo al Polo Museale Regionale della Lombardia.
Per la visita si può beneficiare di una promozione che prevede un biglietto unico che consente di visitare anche le vicine Grotte di Catullo e la Villa Romana di Desenzano.