Bellusco, secoli di storia tra castelli e ‘isole’ medievali

Tracce di architettura medievale splendono nella Brianza sud-orientale, testimoni di un’area su cui in un certo periodo storico esercitò una notevole influenza la vicinanza con Milano. A distanza di pochi chilometri, infatti, nel caratteristico borgo di Bellusco, sorgono attestazioni architettoniche che rivelano l’alto grado di interesse storico-artistico attorno ad un paesino ricco di aneddoti e curiosità, che hanno resistito all’incedere del tempo.

Ad elevarne questo valore è anche una tradizione che mescola insieme folklore e religione: lo storico Palio di Santa Giustina, copatrona del paese, inserito nella cornice della sagra cittadina che rallegra l’atmosfera per tutto il mese di settembre, dagli anni “50 del ‘900 anima le giornate di fine estate ed inizio autunno. Con gli otto rioni, che rappresentano le diverse zone del territorio comunale, a contendersi la palma del carro biblico fiorato vivente più bello, giudicato sulla base del significato e dell’ estetica espressi. I carri sono allestiti dagli abitanti dei rispettivi rioni, e attestano una “rivalità positiva” paesana.

Ma Bellusco offre anche la visione di suggestivi angoli che rievocano il suo ruolo nevralgico giocato nel periodo sforzesco del Ducato di Milano.

Il Castello Da Corte, fatto edificare dall’omonima famiglia, ne è testimonianza ancora in parte “vivente”, con la sua imponente torre centrale che ripropone i caratteri del fortilizio tardo medioevale. Con elementi che svelano un’identità architettonica e funzionale a metà strada tra il castello e il palazzo fortificato. Penetrando nella corte interna è possibile ancora apprezzare la Sala della Fama, che presenta affreschi con gli stemmi araldici della famiglia Da Corte, tra le poche porzioni dell’edificato rimaste come in origine.

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Gli affreschi absidali e del presbiterio in Santa Maria Maddalena a Camuzzago

E spostandosi di appena qualche chilometro, “nell’oasi felice” di Camuzzago, si può ammirare un borgo articolato in tre edifici tipici della cascina lombarda, un nucleo monastico, i resti del suo chiostro e la Chiesa di Santa Maria Maddalena. Quest’ultima, eretta nel XII secolo dai Cavalieri del San Sepolcro, è un esempio di stile romanico e presenta un ciclo di affreschi del pittore Bernardino Butinone da Treviglio del XII, il cui restauro conservativo si è completato da pochi anni.

Angoli di arte e storia di rara bellezza. Una storia che testimonia come proprio di qui passò Leonardo Da Vinci, che sappiamo nelle terre di Brianza aver sicuramente soggiornato, per via dei suoi accurati e preziosi studi. Le due perle sono visitabili a settembre in occasione della rassegna culturale Ville Aperte in Brianza

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