Un’immersione culturale in tre dimensioni, in uno dei palazzi storici di Mantova che meglio rivelano le incredibili abilità, architettonica e pittorica, dei maestri rinascimentali.
L’opzione è possibile selezionando il monumento sulla piattaforma web Google Arts & Culture, che consente un tour panoramico completo nelle stanze dello sfarzoso complesso (clicca qui per la visita virtuale). Un gioiello cinquecentesco, sorto tra il 1524 e il 1534, frutto del desiderio di Federico II Gonzaga, al tempo marchese della città, di dotarsi di uno spazio per il tempo libero e lo svago.
Federico incarica quindi l’architetto Giulio Romano, appena giunto dalla città capitolina, di soddisfarlo, e l’artista realizza, nell’isola del Te, in 10 anni, l’edificio più celebre da lui mai realizzato, oggi simbolo di Mantova: Palazzo Te.
Il palazzo si compone di una serie di sale riccamente affrescate, con motivi che richiamano direttamente soggetti mitici ed epici, da Ovidio ad Apuleio. In alcuni ambienti spiccano iscrizioni che confermano la funzione principale del palazzo, destinato all’ozio del marchese.
Oggi il complesso è sede del museo civico, e dal 1990 del Centro internazionale d’arte e di cultura di Palazzo Te, che organizza mostre d’arte antica e moderna e di architettura.
Le collezioni permanenti, altra attrattiva del sito, includono importanti serie di pezzi tratti dal mondo egizio, da quello mesopotamico, e una selezione gonzaghesca, che comprende un gruppo di articoli di numismatica e sistemi di misurazione mantovani. Oltre ad una trentina di opere pittoriche di gusto diverso, del collezionista Arnoldo Mondadori, donate nel 1974 dalla famiglia all’istituzione: diciannove del veneziano Federico Zandomeneghi e tredici del fiorentino Armando Spadini.