Museo del Tesoro del Duomo, le perle viventi della cattedrale monzese

Una storia dal sapore leggendario, custodita in uno scrigno ipogeo dal fascino unico. Il Museo del Tesoro del Duomo di Monza è un piccolo racconto vivente, ricco di donazioni e manufatti pregiati, conservati dall’epoca longobarda fino al Novecento. Ne fa parte una serie di opere splendenti donate nei secoli da figure illustri, ma anche oggetti appartenuti ai vari regnanti longobardi che con la città monzese hanno stretto un rapporto privilegiato.

Memorie dell’alta oreficeria della scuola longobarda dal valore inestimabile, come la preziosa Croce di Agilulfo, probabilmente appartenuta alla corona del re longobardo. O, nel campo dei manufatti liturgici, l’evangeliario di Teodolinda, dono di Papa Gregorio Magno quale segno tangibile di riconoscenza per la conversione del popolo longobardo alla dottrina cattolica. O la stessa Corona della regina. Fino a quello che è ritenuto il capolavoro assoluto, la Corona Ferrea. Il diadema oggetto di misteri impossibili da risolvere, conterrebbe uno dei chiodi forse recuperato dalla madre dell’imperatore Costantino sul Golgota nel 324, appartenuto alla croce di Gesù, poi donato da Papa Gregorio Magno alla Regina Teodolinda, oltre due secoli più tardi. Un mistero che tanto e tanti divide per l’aura leggendaria che lo attraversa. Con questo sfavillante cimelio sarebbero state incoronate diverse teste illustri medievali del Sacro Romano Impero (da Carlo Magno a Corrado III di Svevia, a Federico I Barbarossa); altri condottieri lo avrebbero ricevuto sul capo in tempi moderni, come Napoleone, re d’Italia (1805) e Francesco I d’Austria, onorato del prezioso diadema nel 1838.

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La Corona Ferrea

E accanto alle perle fatte a mano, non mancano testimonianze pittoriche di notevole cifra stilistica. Prova ne è l’Affresco della Messa, di derivazione giottesca e proveniente dalla chiesa di San Michele Arcangelo, la più vecchia chiesa cittadina, prima dell’abbattimento operato nel 1921. Testimonianze di preziose vestigia dell’edificio voluto come cappella palatina dell’attiguo Palazzo Reale da Teodolinda, si ritrovano anche negli screziati antelli dell’antico rosone quattrocentesco della cattedrale gotica.

Storia e sede

Il “primo” museo del Tesoro nasce nel 1963 come Museo Serpero, in seguito ampliato notevolmente e riaperto nel 2007 come Museo Gaiani, dal nome della Fondazione che da allora ne cura la gestione e l’apertura. L’ingresso è sotto il Chiostrino del Duomo, da via Lambro, a sinistra della facciata della cattedrale.

museo tesoro duomo - monza
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