Un nuovo modo di valorizzare l’arte, con un tono più scherzoso, leggero e… “più social”.
È la ricetta con cui le Gallerie degli Uffizi di Firenze si stanno promuovendo in queste settimane, e con cui stanno facendo conoscere il loro straordinario patrimonio artistico. La rinomata istituzione fiorentina, dopo aver attivato a marzo la sua pagina Facebook sulla spinta dell’emergenza in corso (un’azione che potrebbe apparire tardiva, vista l’epoca in cui viviamo), riscuotendo un autentico boom di seguaci, dopo neanche due mesi ha fatto un altro passo “social” in avanti, attivando anche l’account del social cinese Tik Tok.
Un passo per qualcuno inaspettato, visto il target interessato da questa piattaforma 2.0. L’intento è quello di coinvolgere la fetta di appassionati d’arte più giovani, tenuta in conto l’alta percentuale che utilizza questo strumento. Come? Il servizio si presta bene ad ospitare contenuti di intrattenimento, sulla lunghezza d’onda di YouTube, ma con video di durata più concisa, e quindi d’impatto. Nei giorni scorsi sono stati quindi caricati i primi cinque video attualizzati, con alcuni dei massimi capolavori della galleria protagonisti delle clip.
Tra questi si distinguono per simpatia, per esempio, il Cavaliere Pietro Secco Suardo, protagonista di un’opera di Giovan Battista Moroni, in “tour” tra le sale del museo, o i duchi di Montefeltro di Piero della Francesca che parlano delle restrizioni da coronavirus in atto. Un modo diverso per raggiungere la platea potenziale, in maniera meno monumentale, e più spensierata.