Dopo aver preso il testimone dal presidente storico Leo Pizzol, lo scorso 4 giugno, lancia subito una sfida ammirevole.
Uberto Di Remigio punta deciso alla prossima Mostra Internazionale di Sàrmede, dall’alto della sua nuova carica di presidente della Fondazione, intitolata all’ideatore della più importante rassegna al mondo d’illustrazione per l’infanzia, Štĕpán Zavřel. Anche Di Remigio faceva parte di quel gruppo di amici che nel 1983 onorarono la prima comunità di artisti provenienti dall’Est, e che portavano una ventata di freschezza e novità in questo spicchio di arte pittorica. Lo fecero con la prima mostra al Municipio di Sarmede. Fu un successo inatteso e smisurato, 20mila persone.
Ma quello che arrivò gli anni successivi fu se possibile ancora più clamoroso: 750mila persone, fino alla più recente edizione. Zavřel, profugo politico, dalla cecoslovacchia se n’era andato già nel 1959 all’epoca del regime totalitario, nel periodo in cui l’Europa era spaccata in due, e lui da orientale sperava tanto di poter visitare luoghi del continente ad Occidente. E in questo piccolo paese dell’alto trevigiano, Sàrmede, Zavřel trovò la sua dimensione ideale. Il contesto perfetto dove far sbocciare una tradizione che oggi è un vanto internazionale conclamato.

Ogni autunno la mostra parte dalla Casa della Fantasia, nel “paese delle fiabe”, per poi intraprendere un tour che si estende fino alla primavera. Nel consegnare il testimone, Pizzol ha ricordato una tappa impensabile toccata dalla rassegna, quella del 1997 a Sarajevo, con la Guerra di Yugoslavia ancora viva, anche se in una fase meno esplosiva. Un rischio da correre per far conoscere la bellezza di una realtà senza eguali. Una mostra che fino al 1999 è stata organizzata e sostenuta da un comitato, quindi da quell’anno, con la morte del suo ideatore, proseguita da una Fondazione. E Di Remigio ne ha sempre portato in alto il suo nome nel mondo, da 37 anni a questa parte, con progetti sempre all’altezza.
Ora il passaggio di consegne con Di Remigio, dirigente della provincia di Treviso, che a pochi giorni dalla nuova nomina, non ha usato giri di parole nel dichiarare che la 38esima edizione il prossimo autunno si farà, nel rispetto delle norme di sicurezza imposte dal momento. Di Remigio è la persona giusta per proseguire questo percorso fiabesco – oggi gli artisti, spesso premiati e pluripremiati che vi partecipano, portano produzioni che svariano su tutto il complesso gemere dell’illustrazione, non solo quella per l’infanzia –, perchè legato dalla conoscenza fin da fine anni “70 con Zavřel, di cui ha ancora un ricordo lucido e affettuoso, delle ospitate nella sua casa minimale sulle colline trevigiane, di quel gruppo di amici, riuniti attorno al fuoco.
