Un viaggio avvincente tra il mondo delle peregrinazioni di Ulisse, punto fermo della cultura occidentale.
È una mostra senz’altro insolita, Ulisse. L’arte e il mito, con al centro un personaggio di fantasia del mito omerico, in corso ai Musei di San Domenico di Forlì, a cura del filosofo Gianfranco Brunelli, e promossa da Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Scaturita dall’immaginazione del poeta greco, la figura principe dell’Odissea è stata capace di raccogliere in un’unica occasione irripetibile, 250 opere provenienti dai più grandi musei internazionali, non solo su Ulisse, ma dedicate al contesto epico in generale. E non mancano alcune preziosità che fanno dell’esposizione un piccolo libro illustrato di approfondimento sull’argomento.

Si può ammirare ad esempio una nave greca lunga 17 anni recuperata davanti al porto di Gela – rispolverata da un museo chiuso – risalente all’età arcaica. E pensare che sia la stessa di Ulisse. In fondo le descrizioni omeriche sul mezzo si sprecano, percui nulla ci vieta di immaginare che sia così. E il supporto che riproduce le onde del mare ci invita davvero a viaggiare con la fantasia. Tra le immagini più dirompenti, non può lasciare indifferenti una doppia rappresentazione del Laocoonte a distanza ravvicinata: si tratta di un calco dell’opera originale, e di una reinterpretazione che prende spunto dallo stesso modello.
L’itinerario segue un filo cronologico legato all’epoca artistica di ogni lavoro, sotto forma di pitture, ceramiche, miniature, sculture, ma anche mosaici, arazzi e opere grafiche. Percui gradualmente si incontrano dai busti di età romama raffiguranti Ulisse, opere via via più moderne, neoclassiche, romantiche, naturaliste, fino alle invenzioni di De Chirico in ambientazioni spettrali, come quelle delle celebri muse inquietanti nella piazza deserta e desolata. Il viaggio immersivo fa luce su un mondo sconfinato e travolgente, quello mitico, e prosegue fino al 31 ottobre.