L’affetto speso attorno ad alcuni beni del patrimonio culturale italiano rimane immutato anche dopo diversi anni.
Un esempio calzante di questo assunto arriva dalla classifica della X edizione del Censimento nazionale de I Luoghi del Cuore. La graduatoria vede infatti al comando, dopo un mese dall’inizio del concorso e delle votazioni – che dà diritto ad accedere ad un fondo per interventi conservativi e di tutela ai primi tre beni classificati, su progetti concordati con il FAI – il Castello di Sammezzano a Reggello, in provincia di Firenze. Inutile in effetti negare che attorno all’edificio, un concentrato sbalorditivo di eclettismo del Secondo Ottocento, frutto delle idee orientaleggianti del propietario di allora il marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes, ci sia un certo fermento per salvarne il destino in caduta.
13 sale monumentali e un parco con rare e pregiate specie arboree sono il suo biglietto da visita speciale. Il baratro della struttura è però veloce. Nel 1999 il sito viene acquistato da una società che intendeva farne un resort, ma il fallimento della predetta ne porta in pochi anni allo stato di degrado degli arredi storici. Così viene indetta un’asta per la vendita, ma l’annullamento nel 2017 ne riporta la proprietà in mano al custode giudiziario. Infine nel 2019 la società che deteneva in precedenza il possesso, esce dal fallimento, riappropriandosi del bene. La storia del tentativo di salvataggio è invece cosa degli ultimi anni, e vede nel 2016 la vittoria al censimento FAI di quell’anno, con una cifra di 50mila euro riservata agli interventi di conservazione.
Ma, come detto, il bene dal 2017 fa capo al custode giudiziario, quindi il primato ai Luoghi del Cuore non frutta nulla vista la situazione di incertezza. Attorno al suo destino si è mobilitato il Comitato Save Sammezzano, principale sensibilizzatore e promotore della raccolta firme che lo ha portato a vincere il concorso. Ora è di nuovo in testa, ma il ritorno della vecchia proprietà alla guida del castello potrebbe avere stavolta un risvolto dal sapore diverso.
Quanto è bello!
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Ma poi li hanno finanziati i lavori di ristrutturazione? Al momento sembra ancora abbandonato a se stesso
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No perchè in quel momento l’edificio non era in condizione legale per ricevere finanziamenti, mentre adesso lo sarebbe visto che c’è una proprietà a tutti gli effetti
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Ah ecco, adesso è di proprietà privata o l’hanno donato ad un ente pubblico?
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Adesso è privato e la gestione è data al FAI
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