Guardare Milano con occhi diversi, quella del “confinamento forzato”, riconoscendone comunque un pregevole valore estetico.
È quello che ha percepito con grande sensibilità il fotografo milanese Mauro Parmesani, riportando le sue sensazioni immortalate durante il lockdown nella mostra Milano Lockdown allestita nella sede di Altavia Italia, inaugurata giovedì 23 luglio in zona Navigli.
A dispetto del silenzio di un’atmosfera surreale, delle saracinesche abbassate e dell’assenza di gente per le strade, che apparentemente incarna la vera anima della city, il fotografo – dagli anni “80 specializzato nel reportage e fotoreportage etnici per il settore viaggi, soprattutto come collaboratore per Condé Nast Italia e AD, per cui ha realizzato centinaia di articoli – si è speso in un lavoro diverso dai suoi ordinari, e che ad opera compiuta ha restituito un’immagine di Milano non meno affascinante di quella trafficata e vissuta che ben conosciamo.

Sono una ventina gli scatti che raccontano monumenti e luoghi simbolo del capoluogo, visti da milanesi e non, centinaia di volte, e incredibilmente sgombri di gente intorno, eppure capaci di trasmettere una bellezza inaudita e per questo ancora più pura. Il dito medio di Cattelan, l’Arco della Pace, Piazzale Cordusio, Piazza Duomo con il gruppo scultoreo con Vittorio Emanuele a cavallo di Ercole Rosa, così come le perle del nuovo Quartiere Porta Nuova-Gioia di Milano come la Torre Unicredit e le sue strade deserte, rifulgono di una luce diversa e nuova senza il consueto contorno umano ad animarle. Una Milano “dal respiro profondo”, per usare le parole dell’artefice di questa raccolta che sembra portarci fuori dal tempo, che con il suo splendore non si piega neanche di fronte al virus.
Un album irripetibile, come il momento (ci auguriamo) che abbiamo trascorso, e che ci fa vivere quasi in prima persona quel silenzio spettrale che il fotografo ha sperimentato per le strade del centro tra aprile e maggio. Una mostra, aperta fino a metà ottobre, che come tante iniziative di questo periodo ci dà uno slancio simbolico verso la ripartenza, e che ci ricorda lo splendore in cui siamo fortunatamente immersi, e che troppo spesso ci dimentichiamo di avere. La mostra è completata dal libro-catalogo edito da Tonocontinuo, con la prefazione dell’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, che presenta le circa 90 immagini dell’intero lavoro di Parmesani, in vendita nella sede di Altavia Italia.