Un piccolo pezzo di storia delle eccellenze industriali monzesi del Novecento, rivive in un’ex area produttiva oggi rivitalizzata in modo decisamente creativo, tra i quartieri Triante e San Giuseppe.
A ricordare la CGS, realtà simbolo del fare cittadino fondata da Camillo Olivetti nel 1904, un tempo sita proprio in questa zona liminare, tra le vie Marsala e Solferino, ci ha pensato l’operazione che nel 2020 ha dato vita ad un murales celebrativo della fortuna dell’azienda che in questo angolo urbano ha vissuto per decenni, prima di trascinarsi nel declino progressivo favorito dalla crisi petrolifera del 1973. E l’azione artistica del 2020 ha rappresentato l’atto finale, il coronamento di quel processo di conversione e rinascita dell’ex sito guidato dall’operatore edile Fiorani S.r.l., che vi ha fatto nascere, fra gli altri servizi del complesso convertito, un centro commerciale e un centro fitness.
La ciliegina al progetto che ha rinnovato l’ex polo produttivo – trasformatosi dopo la dismissione delle attività dello stabilimento in un’oasi abbandonata –l’hanno messa i decoratori della società StART decoration, Lorenza Lacelli, Dario Cresseri, Dario Limonta e Daniela Benedini, tributando un maxi murales sviluppato lungo il fronte-strada e una parete laterale del nuovo edificio che guarda su via Solferino.
A campeggiare al centro della composizione in bianco e nero che richiama la storicità del marchio, si staglia un amperometro, uno degli strumenti di misurazione di cui la CGS è stata florida produttrice, ai cui lati si osservano personaggi ispirati agli anni “60, periodo di maggior successo dell’azienda, sparsi sull’ampio muro, tra cui un ben riconoscibile Elvis. Un progetto che dunque se da una parte ha ridefinito l’identità dell’area, si può dire non aver cancellato con un colpo di spugna il passato di questo luogo, ma anzi, lo ha ricordato con un percorso di memoria a cielo aperto, condiviso con l’amministrazione comunale monzese.