Uno sguardo poetico sul mondo, le foto ‘pittoriche’ di Ib Ross Rossi 🎙️

La declinazione della fotografia in una formula pittorica al passo coi tempi è un impegno che avvalora le potenzialità di questo strumento dai mille usi, caduto in pochi anni preda dell’onda lunga della trasformazione tecnologica mondiale, e ormai alla portata davvero di tutti. Ecco perchè dotarla di un’impronta artistica limpida, profumata di vissuto, facendola uscire dal panorama piatto di offerte visuali anonime in circolazione, suona in alcuni casi come il vero valore aggiunto di un mezzo che a volte sembra aver esaurito la riserva delle novità accattivanti. Un’impressione favorita dall’autentica invasione di immagini di ogni tipo che segnano il nostro ordinario.

Cercando quindi qualcosa che non sia già stato sviluppato diffusamente in questo contesto, innovazione e curiosità verso tutto ciò che ci circonda è il binomio con cui da qualche anno si sta cimentando in questo ambito Rossella Rossi, in arte Ib Ross Rossi, milanese di nascita, brianzola d’adozione, da sempre animata dal pallino dello scatto poetico e narrativo, sempre e comunque non fine a se stesso. “La mia passione per il rullino non è qualcosa di nuovo o di recente per me – racconta Rossella – Tutto sommato ho sempre cercato di coltivare questo spirito di catturare ciò che mi circonda soffermandomi sulla realtà e sottolineando i punti di forza delle architetture, i colori naturali dei paesaggi e l’originalità dei tratti somatici nei ritratti che ci differenziano l’uno dall’altro. E alla fine sono questi i versanti in cui mi oriento solitamente a livello di tematiche di interesse. Qualche tempo fa la qualità delle mie creazioni mi è sembrata arrivata al punto da spingermi a fare quel passo decisivo per inoltrarmi nel mercato e mettermi in evidenza nel settore. La mia piattaforma di riferimento è l’internazionale 1x.com, dove devo dire ho notato un livello generale decisamente livellato verso l’alto degli scatti rispetto a molte vetrine online. Un canale che ho trovato interessante per confrontarmi con il mercato mondiale e in linea con la mia aspirazione anche perchè impostato su una selezione preliminare degli autori”.

Ib Ross Rossi, The Silent Reproach

L’ultima frontiera promozionale che Rossella ha sposato alla fine del 2020 fa riferimento invece al progetto del Parcus Gallery del Castello di Aistersheim in Austria, attivato dal proprietario Robert L. Parcus, che in linea con il suo fervente spirito culturale, ha deciso di arredare con l’arte questo scenografico fortilizio rinascimentale immerso nella campagna. Ed ora punta ad avviare qualcosa di simile negli Stati Uniti. Ma sono l’idea e la tecnica, foto in digitale con un ricorso minimo all’elaborazione tramite Photoshop, quel quid che sposta il valore estetico delle fotoimpressioni di Rossella, dove il ritocco non appare invadente, ma appena sufficiente a trasformare il soggetto da una resa fondamentalmente realistica e dunque già ampiamente visualizzata, ad una modalità pittorica che ridefinisce in senso narrativo gli elementi cardini dello scenario immortalato, in un pittoresco racconto lirico a colori che sembra quasi parlarci. Nascono così soluzioni visive insolite, eppure nel loro complesso ben bilanciate, dove scorci rurali dall’atmosfera incontaminata si alternano ad architetture rilette in una chiave che valorizza le forme distintive di ognuna (vedere il pattern infinito della monumentale Stazione Mediopadana di Calatrava a Reggio Emilia, già di per sé particolare, “rivalutato” in una gradevole successione di linee irrorate da una luce forte ma non invasiva).

Su un altro fronte ugualmente personalizzato da Rossella, troviamo volti umani che appaiono scolpiti in una dimensione eterna, e altri pervasi da una luce ultraterrena, diciamo pure divinizzati. “Oggi esistono tantissime soluzioni per variare lo stile finale di un’immagine, che dipende molto anche dal risultato che si punta ad ottenere, quindi dal campo di utilizzo e dalla finalità. Personalmente però sono dell’idea che la modifica post produttiva debba rimanere piuttosto leggera per non snaturare il senso dell’azione fotografica, che altrimenti diventa fine e non mezzo”. Con il Circolo Fotografico Imaginaria di Bareggia di Macherio (MB), una realtà molto diversa dai classici circoli fotografici perchè multidisciplinare, e di cui è l’anima vulcanica dal 2016, cerca proprio di puntare l’attenzione sulla mentalità di approccio allo strumento, che è poi la base per ottenere istantanee personalizzate. “Credo che si possa imparare tutte le tecniche immaginabili, ma se poi per esempio ci si limita nella scelta dei soggetti, la conoscenza, pur essenziale, perde molto del suo senso. In questo senso bisogna coltivare una visione, una mentalità nel sapersi muovere con la macchina fotografica. Per questo nei nostri corsi cerchiamo di variare molto nella selezione degli argomenti, arricchendo il percorso di contenuti che stimolino un’apertura dell’obbiettivo, portando ospiti che sconfinano la fotografia, dal documentario alla musica”.

L’obiettivo di Rossella, quindi, è creare certamente un prodotto di qualità e di forte impronta emozionale, anche con le idee veicolate da queste foto pittoriche, che passano dalla sua spiccata sensibilità a certi argomenti. Ne è chiara dimostrazione il prossimo progetto in cantiere, ancora da definire nella sua parte più organizzativa, che ruota attorno alla sensibilizzazione al tema sempre di tendenza della violenza sulle donne. Una doverosa sottolineatura fuori dal campo di ripresa, per un profilo che fa dell’emozione e del sentimento dei capisaldi fondamentali della propria poetica espressiva, ancora tutta da scrivere.

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