Anche la Provincia di Lecco, in attesa della riapertura delle ville storico-artistiche, ha seguito la scia dominante dei percorsi digitali molto diffusi in questo periodo.
Da qui l’idea di attivare tour molto particolari e originali per incentivare anche da casa la scoperta dei 30 siti museali che fanno parte del Sistema Museale della Provincia di Lecco.
È nata così una proficua collaborazione con Errebisoft di Giacomo Bianchi di Malgrate e AMP di Dario Acciaretti di Galbiate. Tra i 30 gioielli visitabili a distanza c’è anche la magnificente Villa Monastero di Varenna. La proposta è strutturata in una passeggiata interattiva a 360°, in compagnia dei coniugi Marco e Rosa De Marchi, proprietari fino al 1939 del complesso eclettico sorto da un ex monastero cistercense femminile di epoca medievale sul lungolago lecchese, oggi riadattato a sala conferenze.
Il tesoro del Lario è impreziosito da un parco botanico formato da quasi due chilometri in cui spiccano centinaia di piante autoctone ed esotiche dalle fogge e i colori più disparati, la cui vista permette di estraniarsi letteralmente dalla realtà.
Lo stesso spettacolo ammirabile all’esterno lo si ritrova anche negli interni, per gran parte frutto del rinnovamento della villa apportato dall’indiatriale tedesco Walter Kees a cavallo del ‘900 quando ne era proprietario: 14 sale riccamente decorate con stili che rimandano alle tendenze più diverse, dal gusto neorococò al neoclassico, e arricchite da ornamenti pittorici tratti dai soggetti shakespeariano e manzoniano.
Il tour è animato dalla voce dei due proprietari, che ad ogni tappa in una parte della villa, spiegano il profilo storico e artistico del gioiello del lungolago. Sono inoltre disponibili delle schede descrittive per approfondire la storia di arredi o particolari della casa-museo.
Il tour interattivo è affiancato dall’iniziativa Il bello dell’abitare a Villa Monastero: curiosità e arredo in una dimora eclettica lariana, partita nei giorni scorsi con la pubblicazione, sul sito di Villa Monastero e sui canali social Facebook e Instagram, di news, schede descrittive curate dal Conservatore della Casa Museo Anna Ranzi e foto delle sale.