Nel momento più delicato dell’emergenza, la Fondazione Brescia Musei, gestore dell’ingente patrimonio artistico della Leonessa, mette in campo una risposta di volontà e coraggio tesa a tutelare la “salute culturale” delle generazioni più giovani.
La ricetta è stata elaborata di concerto con la Fondazione ASM e l’ufficio scolastico di Brescia, e punta a creare un legame forte tra le istituzioni museali e scolastiche del territorio, in particolare con le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Un programma sinergico che, come svelato dal direttore della rete museale bresciana Stefano Karadjov, è solo all’inizio, e in questo finale di anno verrà concretizzata la prima ma già importante iniziativa.
Il progetto rimarca il concetto centrale di “museo a scuola”, e infatti attraverso sei mini video-lezioni intende sostituire le visite didattiche nei musei, temporaneamente sospese. Il “servizio” tornerà utile anche in estate supportando la didattica a distanza, e consentendo di recuperare un’esperienza, la visita dei musei, che non si vuole in alcun modo venga persa.
Sei percorsi museali che vogliono mantenere alto l’interesse per le perle della Leonessa, che ogni anno in questo periodo accolgono un numero importante di studenti, anche 20mila, ma che quest’anno non potranno però replicare queste cifre. L’alternativa virtuale, che si sta diffondendo proprio in questi mesi tra le grandi istituzioni culturali nostrane, in questo caso non è però un ripiego, ma una vera opportunità, senza la presunzione di sostituirsi naturalmente alla concretezza delle gite scolastiche.
Un progetto autoriale e di qualità che rappresenta un investimento anche per il futuro, dove i ragazzi sono portati attraverso dei contributi video, ad esplorare l’età longobarda, piuttosto che l’età precedente l’invenzione della scrittura, interessante anche per gli insegnanti, per avere poi un ritorno dal punto di vista dei contenuti somministrati. Un’altra “lezione” di Brescia, che si spera possa essere presa a modello da altre realtà italiane, in questo momento in cui è necessario anche tirare fuori dal cilindro idee nuove.