Il Museo Poldi Pezzoli prende le distanze dal resto dei Musei Civici di Milano e lancia una sua originale iniziativa per l’ingresso al museo, che per ora sembra funzionare alla grande.
L’idea è nata da una decisione presa domenica scorsa dal cda della casa-museo dopo le direttive del presidente della Regione Attilio Fontana, e a fronte anche della scelta cauta dell’assessore alla Cultura di Milano Del Corno che ha optato per rimandare di una settimana la riapertura dei musei civici. Così la direzione del Museo si è inventata una formula che ha attirato nei soli primi due giorni centinaia di visitatori, stimolati a visite in sicurezza al costo praticamente simbolico di 1 euro a persona per le prime 3000 visite – con prenotazione esclusivamente online – con una differenza di 14 euro rispetto al prezzo ordinario, garantita dall’Associazione Amici del Museo.
Un piccolo successo, affiancato da una comunque rigida osservanza delle misure per la sicurezza necessarie per un centro museale di media grandezza, da 27 sale. Di fronte al pubblico la possibilità di gustare la mostra inaugurata a fine febbraio Memos. A proposito della moda in questo millennio, con capi di alta moda e houte couture, con firme di Armani, Dior e tanti nomi di grido, riuniti per un evento raro sul costume, a cui il museo aveva già dedicato alcune interessanti digressioni culturali in passato. Una misura che si spera possa risvegliare l’interesse per la cultura, in attesa della fine dell’emergenza.
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