Si alza il sipario sulla mostra di Carla Maria Maggi in Villa Borromeo d’Adda ad Arcore.
Il clima di celebrazione sarà più riservato rispetto alle previsioni, senza inaugurazione, con il contingentamento obbligato delle visite, e solo su prenotazione. Aprirà quindi sabato 30 maggio, negli spazi espositivi della sontuosa villa arcorese, la rassegna sull’artista ritrovata organizzata dall’associazione Heart di Vimercate con il comune di Arcore e a cura di Simona Bartolena, che espone al pubblico un talento sottratto all’arte per le imposizioni familiari del benpensantismo degli anni “30 e “40 del Novecento, a cui la Maggi non seppe (e non volle) sottrarsi. E che la relegarono al ruolo prioritario di madre. Senza il sostegno della famiglia, il suo estro però finì presto nell’oblio.
Ma il materiale prodotto dall’artista nei pochi anni di operatività pittorica, una cinquantina di tele in totale, è stato recuperato e valorizzato dalla curatrice e storica dell’arte Simona Bartolena, che ne ha scritto un libro e curato la mostra che l’ha riportata sulla scena dell’arte nel 2008 al Palazzo Reale di Milano. 12 anni dopo, riecco un’altra vetrina di spessore per riportare in circolo il suo nome, e riconquistare quella notorietà non ricevuta in vita.

Il suo impegno artistico, sotto il profilo dei soggetti, si sviluppa in svariati ambiti tematici: nella creazione di nature morte, la ritrattistica, la riproduzione delle figure femminili, specialmente di ballerine, quelle della Scala con cui venne a contatto nel momento in cui si forgiò all’arte nell’atelier dell’artista Giuseppe Palanti, collaboratore del teatro lirico milanese e docente di decorazione a Brera. E accanto alle opere d’arte su tela, si distingue una serie di opere “minori”, schizzi su carta che comprendono disegni ad uso privato e opere compiute. In tutti i casi si tratta di composizioni in cui emerge, in maniera piuttosto evidente nel celebre La Sigaretta, la volontà di creare una sua indipendenza stilistica ed espressiva, un’autonomia che la rendesse riconoscibile nel panorama pittorico dell’epoca. Questo a dispetto delle rigide regole morali di rappresentazione borghesi, e anche di un certo stile impostato derivante dalla lezione accademica di Palanti.
Info
Carla Maria Maggi. L’artista ritrovata
Villa Borromeo d’Adda – Arcore, Largo Vela 1
dal 30 maggio al 26 luglio 2020 (solo su prenotazione)
sabato e domenica, dalle 14.30 alle 17.30 (ultimo ingresso).
apertura straordinaria martedì 2 giugno sempre dalle 14.30 alle 17.30.
prenotazioni online dal 22 maggio su www.villeaperte.info/
L’accesso sarà consentito a un massimo di dieci persone per volta per garantire il rispetto delle norme di distanziamento e di sicurezza.
