Mimmo Rotella, l’icona pop italiana rivive alla Galleria Tega

Dopo il focus sul fumetto poetico e astratto di Achille Perilli, la Galleria Tega di Milano riporta in città l’attenzione su un altro maestro di quella straordinaria generazione, rappresentante del Nouveau Realisme “all’italiana”, come Mimmo Rotella.

Esponente di una stagione eroica del dopoguerra dell’arte europea, Rotella ha il grande merito di annunciare in qualche modo la nascente deriva consumistica delle società nel secondo Novecento, portando avanti in Europa l’idea di arte popolare che Warhol diffonde nello stesso periodo in America. Ma declinandola in una maniera stilistica molto diversa, ma ugualmente affascinante perchè sempre commerciale, secondo una concezione di arte che il pubblico di allora iniziava ad apprezzare, in quanto specchio delle nascenti tendenze consumistiche.

Il repertorio in visione nello spazio di via Senato copre un arco temporale che va dal 1953 al 1965 – diviso concettualmente in due sezioni temporali, gli anni “50 e “60 –, la fase sostanzialmente in cui Rotella fa esplodere in tutta la sua carica simbolica e ironica l’immagine pubblicitaria, attraverso manifesti stradali promozionali, strappati e incollati su supporto di carta, tela o altro materiale, quindi nuovamente strappati. Secondo le note modalità innovative del decollage e del retro d’affiche.

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Stilisticamente l’originalità di Rotella sta nel contenuto cromatico limitato a poche tonalità che emerge nei suoi lavori; il modello di riferimento invece è inequivocabilmente Burri, per la vena informale e materica. L’esposizione quindi si sofferma sulla prima fase di Rotella. Sono gli anni della sua consacrazione, con la prima personale sui decollage alla Galleria del Naviglio (1955) e della rassegna The Art of Assemblage al Museum of Modern Art di New York (1961) e della partecipazione alla Biennale di Venezia (1964). Periodo di fortune che precede i tempi delle sperimentazioni più mature, degli artypos e dei blanks, anni “70 e “80.

La mostra rimette quindi al centro della scena artistica milanese, in questo caso privata, con circa 20 opere, uno dei maggiori riferimenti della sfera pubblicitaria del dopoguerra, dopo il doppio tributo di Palazzo Reale del 2014 e del 2016.

 

Info

Mimmo Rotella alla Galleria Tega, via Senato 20, Milano

25 maggio-luglio 2020                          Lunedì-sabato 10-13; 15-19

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