Ville Aperte 2020, l’eccellenza che batte l’emergenza

Ville Aperte in Brianza 2020 è realtà. Lo svolgimento dell’edizione era stato messo comprensibilmente in dubbio dall’emergenza sanitaria in corso, ma con le precauzioni del caso, brianzoli e non solo, non perderanno il XVIII appuntamento della rassegna culturale organizzata dalla provincia.

Evento che punta i riflettori sulle ville di delizia, chiese e percorsi guidati nei luoghi storici di un territorio dal potenziale artistico spesso sottovalutato. I numeri sono ancora una volta significativi della dimensione raggiunta ormai dalla kermesse, che quest’anno diventa maggiorenne – la sottolineatura del presidente della provincia, Luca Santambrogio, durante la presentazione della nuova edizione. In particolare, spicca su tutti un dato: i 110 partner che sponsorizzeranno la manifestazione non sono certo un caso, a riprova di una vetrina diventata molto attrattiva anche per le realtà commerciali del territorio.

Un territorio che non può fermarsi ora, e deve anzi cogliere questa opportunità annuale per ripartire al più presto con slancio e forza, per dare man forte anche al turismo, strettamente imparentato con la cultura. La rassegna si terrà nei due fine settimana dal 26 settembre al 4 ottobre, con tre interessanti novità ad animare l’appuntamento: una call che sarà lanciata a luglio, con il prezioso supporto di Brianzacque, per selezionare progetti di arte performativa dedicati ai bambini con una attenzione particolare al rapporto e al valore tra l’Acqua e il territorio; una sezione dedicata alla musica per organizzare concerti o laboratori musicali per valorizzare ancora di più i beni storici; una app gratuita per prenotare ed organizzare le visite.

La stesura del calendario si è appena aperta, entro luglio 2020 sarà completata la compilazione. Ecco qualche numero dell’edizione passata, che dà l’idea della dimensione della manifestazione: 150 luoghi aperti, 72 comuni partecipanti distribuiti su 5 province, (Monza e Brianza, Lecco, Como la Città metropolitana di Milano e Varese), oltre 45mila presenze alle varie proposte di visita, 180.000 mila euro gli incassi. Insomma, un show culturale che non ha più bisogno di tante presentazioni.

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