Fiori nel Vento a Villa Monastero. Ma non sono quelli del favoloso giardino botanico che orla per quasi due chilometri il Lago di Como nel suo tratto costiero di Varenna.
Un’attrazione impagabile per molti turisti, in questa stagione ancora più rigogliosa, con le sue essenze esotiche in gran forma, con gamme cromatiche davvero eterogenee. Floreali sono però anche i motivi dei ventagli esposti nella nuova mostra, aperta sabato 4 luglio e visibile fino al 27 settembre al primo piano della villa di gusto eclettico. Un buon momento per unire la visita al parco e alla rassegna. L’esposizione è un’immersione storica che ricostruisce il percorso di questo strumento non solo funzionale, che in Italia conserva tre storici esemplari datati addirittura nel Medioevo (conservati al Tesoro del Duomo di Monza, al Bargello di Firenze e un terzo modello si trova in Puglia).
Un accessorio che dal Cinquecento diviene elemento indispensabile per l’abbigliamento delle dame, e denota eleganza e ricchezza. Se ne annoverano esempi in stoffa ed altri meno raffinati in paglia. Alcuni di questi finiscono nelle opere dei grandi pittori del secolo, quali Tiziano, Lotto e Veronese. A metà del secolo compaiono i primi pieghevoli. Il Cinquecento è il secolo che vede una vera fioritura del ventaglio, sempre e comunque in stretta relazione ad ambienti di un certo agio. Caterina de’ Medici nel suo soggiorno in Francia per il matrimonio con Enrico II porta con sè numerosi modelli, ricevendo in cambio apprezzamento e stupore.
Nel Seicento il ventaglio diviene opera d’arte a tutti gli effetti, molto spesso dipinta su pagine da celebri pittori, che utilizzano motivi decorativi con soggetti desunti per lo più dalla mitologia classica, come dall’epica omerica e dalle Metamorfosi di Ovidio, o biblici. Nel ‘700 e per buona parte dell”800 l’accessorio accompagna dame della nobiltà e borghesia in tutta la giornata: ogni momento del quotidiano e ogni tipo di evento, (fidanzamento nascita dei figli) ha il suo ventaglio. Tra gli aneddoti più affascinanti, nelle città maggiori della penisola, Milano, Venezia ed altre, vengono riprodotti sui ventagli gli scenari del Gran Tour, l’itinerario culturale in Italia che nel ‘700 diventa consuetudine per tanti eruditi e amanti della cultura stranieri. Gli esemplari vengono lasciati ai visitatori come souvenir di viaggio.
La mostra mette a fuoco in modo particolare la diffusione dello strumento nell’800, quando cioè gli esemplari artistici iniziano a diminuire a favore di quelli in stoffe ornate da paillettes e dischetti metallici o ricami, delle carte incise all’acquaforte e acquerellate o rifinite a tempera. Anche il materiale della stecca cambia all’insegna dell’accessibilità del costo, percui la tartaruga lascia posto all’osso e al corno. A fine ‘800 la carta scompare per lasciare spazio ai pizzi. E nella Bella Epoque, insieme alla raffinatezza e allo stile, tornano anche le piume, come attestano alcuni ritratti di Giovanni Boldini. Come sempre, l’occasione è buona anche per ammirare l’ incredibile varietà di stili che tratteggia la villa rivierasca.
Info
Fiori nel Vento. Ventole e ventagli floreali
4 luglio-27 settembre, da martedì a domenica – ore 10-19.30
*ad agosto aperta anche il lunedì
Villa Monastero, Varenna