L’autunno di A Arte Invernizzi, apre la stagione il ‘trasformismo’ di Candeloro

Skyline in plexiglass, vie di luci nel tempo e libri con fogli colorati. Nel segno della trasformazione, Francesco Candeloro inaugura il 24 settembre – fino al 10 novembre – la stagione autunnale della galleria A Arte Invernizzi di Milano, con la personale Luoghi, misure, variazioni.

L’opera di Candeloro, classe “74 di Venezia dove è nato, si è formato e lavora, si fonda su una concezione di intermedialità dell’opera stessa, tra presenza e assenza, tra forme note e sagome in via di definizione. È così che nascono, in visione nella prima sala al piano superiore, i grattacieli in plexiglass di fisionomie di città o sezioni di esse, rese nel loro carattere di superficie e contorno – testimonianza di un momento vissuto dall’artista. Con Vie di Luci nel Tempo (Beirut) (2018), l’autore indaga i molteplici aspetti della realtà con immagini in trasparenza che ampliano la percezione dell’osservatore, in un continuo alternarsi di nascondimento e rivelazione.

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Al piano inferiore vengono quindi presentati dodici “libri” costituiti da fogli colorati che riportano delle fessure: sono “occhi” disposti in giochi combinatori che tengono conto delle geometrie dei supporti e delle colorazioni prodotte dai “filtri” di acetato che l’artista vi sovrappone. Le opere di Candeloro operano come detto sul piano di un trasferimento.

Da una parte infatti la sagoma di un profilo di città si materializza, in una posizione non necessariamente riconoscibile, come ripresa di un luogo altro assorbito nella luce che essa stessa genera nello spazio in cui la sua immagine sintetica e astratta si trova; dall’altra le composizioni a parete alludono a un inoltrarsi in una dimensione nascosta, intima, che si rivela nascondendosi. La superficie, in entrambi i casi, diventa parte di un processo complesso, dal piano al labirinto.

In occasione della mostra (inaugurazione 24 ore 18,30) verrà pubblicato un catalogo bilingue contenente un saggio di Francesco Tedeschi, la riproduzione delle opere in mostra e un aggiornato apparato bio-bibliografico.

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