Procede a vele spiegate ArtLine, il programma di valorizzazione artistica e creativa dell’ex zona periferica milanese di CityLife, oggi rinata.
Il parco pubblico e futuristico dell’area di nuova concezione di Milano, dopo l’inaugurazione delle ultime due installazioni di mercoledì 9 settembre, conta ora 8 opere d’arte con quelle già posate, a fronte delle 20 permanenti totali che alla fine andranno ad abbellire il complesso di ultima generazione. E alla presentazione delle ultime fatiche consegnate – New Times for Other Ideas / New Ideas for Other Times di Maurizio Nannucci e Beso di Wilfredo Prieto – non potevano mancare gli artefici del percorso di rigenerazione urbana attuato attraverso la “cultura non imposta”.
Come ben esplicitato dall’assessore alla partita Filippo Del Corno, si tratta infatti di un concetto ben diverso da quello di museo tradizionale, per la loro collocazione in spazi pubblici destinati principalmente ad altre funzioni. Due lavori molto diversi fra loro, eppure ugualmente impattanti visivamente e portatori di storie differenti sul loro concepimento, ma capaci di incuriosire gli spettatori, la maggior parte dei quali probabilmente involontari.

La peculiarità del “beso” (bacio), dell’artista cubano Wilfredo Prieto, sta più nell’idea che non nel risvolto pratico dell’opera stessa. Protagonisti sono due massi erratici provenienti dalle ex zone glaciali del Trentino, in questo caso modellati dal ghiaccio e non dall’artista. Dall’altra parte Maurizio Nannucci, nome dalla fama non così importante, almeno rispetto a quanto avrebbe meritato, con la doppia scritta “nuovi tempi per altre idee”, riporta l’attenzione sullo storico edificio del Padiglione 3, recentemente assegnato dal Comune a Generali tramite bando e in attesa di rilancio, in cui è contenuto un evidente richiamo anche al frangente storico che ci ha appena segnato.
E come ricordato durante la doppia inaugurazione dal curatore del progetto ArtLine, Roberto Pinto, non mancano le occasioni per godere del piacere di gustarsi in relax un assortimento artistico urbano, che come gusti delle sue composizioni, è senz’altro tra i più diversificati in Italia. Occasioni che fanno parte dell’articolato progetto di ArtLine avviato nel 2016 dalla collaborazione tra Comune di Milano e la proprietà di City Life.

Domenica 13 dalle ore 17, il team curatoriale di “ArtLine Milano” accompagna allora i cittadini milanesi in una passeggiata tra le opere di arte pubblica tra le più interessanti in città, alla scoperta di alcune splendide sculture installate in parchi e luoghi pubblici: la partenza è dal Duomo con La Mela Reintegrata di Pistoletto, quindi il passaggio in Piazza della Repubblica per il monumento a Mazzini di Cascella, per venire poi in zona Porta Nuova ad ammirare i tubi in metallo cromato di Egg di Garutti, fino alle opere disseminate intorno alla Triennale di Milano, nell’area di Parco Sempione.
Un corpo numericamente sempre più ricco di lavori, molti ormai divenuti veri emblemi delle aree che li accolgono (si pensi al “Dito di Cattelan che si erge irriverente davanti a Palazzo Mezzanotte, al centro di Piazza Affari), che ormai è parte integrante degli spazi pubblici milanesi, e che aggiunge una dimensione artistica pregiata, che ne aumenta inevitabilmente anche l’interesse e l’immagine turistica. All’orizzonte di ArtLine si intravede intanto già la prossima tappa, la “casa aperta” dell’albanese Adrian Paci con 4 alberi mediterranei che vi cresceranno dentro: si aspetta solo la stagione propizia per piamtumarli e vedere compiuta quest’altra grazia.