Un’arte critica e che lascia spazio alla discussione è la nuova protagonista di Dimora Artica. I filtri di Flavia Albu, appena approdati alla vetrina dell’arte contemporanea milanese, mettono infatti al centro della riflessione il rapporto da sempre ambiguo ed equivoco tra rappresentazione e visione. Ma anche tra volontà e aletorietà.
Il modo con cui l’artista romena arriva ad insinuare il dubbio nello spettatore è dato dal gioco combinato che attuano trasparenza e opacità del filtro e degli elementi utilizzati. Questo vale sia per le tele ad olio, che ruotano attorno al rapporto tra pittura gestuale e immagine, in cui centro della scena sono le pennellate e le trame, che per il “panneggio caduto”, che oltre a evicare un evento accidentale, senza sforzi richiama anche un celebre soggetto pittorico di gusto principalmente barocco.
Infine, nella frusta realizzata con intreccio di strisce di PVC e il video che riporta una bandiera fluttuante, l’attenzione è attirata su di sé dal binomio fluttuazione e vacuità da una parte e il potere e l’assertività dall’altra.
Flavia Albu, classe 1991, è nata Suceava, Romania. Dal 1993 vive in Italia, dove nel 2020 ha concluso il biennio specialistico di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Tra le mostre principali, Dressing, all’Atelier Alifuco di Napoli, a cura di Dino Morra; XXX (con Cecilia Mentasti), Lapsus (Timisoara, Romania), Genealogie (con Jacopo Rinaldi), a cura di Nicoletta Castellaneta, Rivoli2 (Roma).
Info
Filters – Flavia Albu
12 settembre-19 ottobre
Dimora Artica, via Dolomiti 11-Milano
Info: dimoraartica@gmail.com